Altro elemento da considerare è la variabilità dell’angolazione delle tre dita quando l’esercitazione dei suoni simultanei impone la massima riduzione delle distanze. La circostanza si verifica, ad esempio, quando indice e medio percuotono la terza e la seconda corda ed il pollice percuote la quarta corda. Il più delle volte, istintivamente l’allievo tende a caricare l’onere di questa compensazione sul polso, provocando disordine e falsando le giuste e preordinate relazioni.
L’argomento sarà trattato con la massima cura per evidenziare che le tre nocche, parte del metacarpo e le naturali rotondità della mano accorperanno equamente l’obbligato restringimento.
La problematica è meno evidente quando la mano è di dimensioni ridotte.
L’intero bagaglio di nozioni esposte, ordinatamente applicato, procurerà all’allievo le competenze per la realizzazione di una ricca esercitazione sulle note ribattute che il maestro saprà organizzare con esercizi semplici ma completi.
L’allievo dovrà comprendere che l’allenamento produrrà i migliori risultati solo quando la molteplicità delle tecniche da acquisire convergerà verso l’utilizzo e l’applicazione delle medesime regole.